giovedì 26 maggio 2011

VISITA A COLLEGIO DI SPAGNA. UN BENE PREZIOSO MA ASSAI RISERVATO...

Con la visita al Collegio di Spagna, condotta con ampia partecipazione il 19 maggio, si è conclusa l'attività sociale prima della pausa estiva. La visita è stata concessa dal Rettore Prof. Josè Guillermo Valdecasas ed è stata possibile grazie alla collaborazione del Collegiale dr. Josè Maria Madrid, che ha affiancato il prof. Daniele Benati.
Sorto a partire dal 1364 per volere del cardinale Egidio Albornoz (1310-1367), che ne affidò la costruzione al suo architetto di fiducia, l'eugubino Matteo Gattaponi, il Collegio era ed è destinato ai rampolli dell'aristocrazia spagnola che si recavano a studiare presso l'Università di Bologna.
Esso è pertanto uno dei più antichi edifici specificamente costruiti per accogliere la vita comunitaria degli studenti, e sul suo modello si formeranno analoghe strutture in altre città, a partire dai college inglesi.
Agendo in accordo con il cardinale Albornoz, protagonista della vittoriosa riconquista dei territori di pontifici all'autorità della Chiesa per mandato di papa Innocenzo VI, Matteo Gattaponi adotta per il Collegio il modello conventuale, articolando le sue parti attorno a un chiostro sul quale si affaccia la chiesa di San Clemente, ma lo sottopone a modifiche legate alle funzioni specifiche, così da creare spazi idonei per le camere degli studenti, per le sale comuni e di rappresentanza e per la biblioteca. Pur dovendosi inserire in un appezzamento di terreno irregolare, tuttora circondato da mura, l'edificio progettato da Gattaponi si caratterizza per una grande razionalità e regolarità, basata sull'iterazione di semplici moduli quadrati che, insieme alla efficace parsimonia degli elemnti decorativi, conferiscono all'insieme un sapore pre-rinascimentale.
I tesori maggiori dal punto di vista artistico si conservano nella chiesa di San Clemente, ancora parzialmente ornata di affreschi del bolognese Andrea de' Bartoli (circa 1367): sull'altare si conserva tuttora lo stupendo polittico di Marco Zoppo (circa 1459-60), uno dei vertici della pittura rinscimentale a Bologna. Ma numerosi sono i tesori che il Collegio possiede, pur fruibili da un numero ristretto di privilegiati frequentatori.
Tuttora sottoposto alla monarchia spagnola e aperto ai soli studenti maschi, esso ospita attualmente undici collegiali, impegnati a concludere il proprio Dottorato di ricerca presso le varie Facoltà dell'Ateneo bolognese.

Bologna, 26 maggio 2011
 Daniele Benati

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